Azienda Petrilli
L’Azienda Petrilli ha carattere familiare, e quello che vuole esprimere è la “familiarità”, ovvero far sentire a casa chi ci raggiunge a Flumeri e condividere parte della nostra casa con chi consuma i nostri prodotti.
Storia
La famiglia Petrilli ha origini remote, e già nel 1300 erano signori di Trevico dove avevano diversi appezzamenti adibiti a coltivazioni e proprietari del Castello, che è stato Petrilli fino al secondo dopoguerra. I Petrilli, sempre a Trevico, sono storicamente connessi all’attività farmaceutica; infatti erano titolari della farmacia, con annesso laboratorio per la preparazioni galeniche e altri preparati farmaceutici, che aveva sede nell’antico stabile di Palazzo Petrilli.
Nel Palazzo Petrilli, annesso alla farmacia, vi era un sistema di grotte ipogee – tutt’ora conservate – che conducono al castello di Trevico, utilizzate dagli avi per la stagionatura dei prosciutti per il Re d’Italia.
Nel corso dei decenni i Petrilli si sono allontanati dall’attività agricola fino a quando nel 1997 Ciriaco, con l’incoraggiamento della moglie Marianna, farmacista e di famiglia agricola e frantoiana, hanno deciso di dare nuova vita alle proprietà di famiglia.
Ciriaco e Marianna hanno messo su un’azienda agricola, impiantando sui i loro fondi circa 16 ettari di oliveti specializzati, per promuovere la diffusione della coltivazione dell’olivo biologico e di una varietà in particolare: la ravece, tipica della zona. Inoltre, Ciriaco, sostenitore della ravece, è stato uno dei promotori per il riconoscimento della DOP Irpinia – Colline dell’Ufita.
Contestualmente hanno realizzato un frantoio a Serra dei Lupi e un agriturismo nell’antico casolare a Scampata, sinonimo di ospitalità e ruralità. Negli anni duemila, affianco all’agriturismo per migliorare l’offerta dei servizi, viene realizzata una piscina, un centro benessere e la SPA.
Petrilli: non è solo azienda agricola, ma anche agriturismo e frantoio.
L’Azienda Petrilli ha carattere familiare, e quello che vuole esprimere è la “familiarità”, ovvero far sentire a casa chi ci raggiunge a Flumeri e condividere parte della nostra casa con chi consuma i nostri prodotti.
Il concept del sano, salutare e naturale nasce soprattutto dalla idea di benessere di Marianna, farmacista e naturopata che ricerca nella bontà della produzione i sapori caratterizzanti il territorio.
Ciriaco, da sempre sostiene l’idea di produrre in sinergia con l’ambiente circostante, traendo energia da essa, per moltiplicarla con i prodotti realizzati.
“Mi auguro sempre di avere la voglia di andare avanti e continuare con forza: è dalla terra che prendo le energie che in me si moltiplicano. Sono un moltiplicatore di gioia e di energia.”
Per l’impegno e le ottime doti imprenditoriali del titolare, merita un cenno di nota le parole di Ettore Scola, famoso regista originario di Trevico, cugino di Ciriaco:
“Ciriaco, sono contento perché grazie a te Trevico non morirà!”
La nostra Mission
L’amore e la cura per la terra è quello che distingue le nostre produzioni: offrire l’opportunità di scoprire i ritmi lenti della natura, i suoi gusti, i suoni e i colori. Un’occasione aperta a tutti: a chi ha voglia di trovare un posto in linea con la sua etica ma anche per chi ha voglia di provare un menù diverso dalla routine.
Il rispetto per la vita in tutte le sue forme è il principio che ci guida: questo è quello che offriamo con le nostre produzioni.
Siamo fermamente convinti che le nostre abitudini alimentari, la qualità del cibo e lo stile di vita determinano il nostro stato di salute e influenzano la nostra aspettativa di vita.
Diamo quindi il meglio per produrre cibi salutari e lo facciamo nel rispetto dell’ambiente e del palato.
In un mondo frenetico quale il nostro, crediamo sia importante e fondamentale ripartire proprio da un’alimentazione sana e genuina. Per questo motivo ci impegniamo giorno dopo giorno per portare sulle vostre tavole un prodotto buono e soprattutto salutare, come l’olio extravergine di oliva biologico, ingrediente alla base della dieta Mediterranea.
Le nostre scelte alimentari quotidiane hanno un impatto sulla nostra salute, ma anche sul clima: scegliere più vegetali e legumi e ridurre la carne e i cibi industriali comporta infatti un notevole risparmio di emissioni di anidride carbonica.
Il legame tra cibo e salute è noto da tempo, alcuni riferimenti:
“Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” – Ippocrate
“L’uomo è ciò che mangia” – Feuerbach
“Quando si intende condurre una vita nuova occorrono pasti regolari e sani” – Oscar Wilde
Azienda green
Politica ambientale
L’azienda agricola Petrilli Ciriaco volge particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio materiale del nostro territorio. Considera la sostenibilità ambientale un’opportunità e una sfida imprescindibile per il sistema produttivo odierno. Si impegna a diminuire costantemente il proprio impatto sull’ambiente, a pianificare ed applicare prassi e metodi che tendano al miglioramento dell’efficienza ambientale. Applica tale interesse sia nel campo, sia nel recupero dei sottoprodotti oleari. Nel campo ne sono un esempio i residui della potatura, che vengono trinciati al fine di apportare al terreno ed elementi nutritivi.
In merito alla fase di produzione dell’olio, un importante contributo alla riduzione dei gas inquinanti nell’atmosfera, viene data dall’utilizzo in lavorazione di temperature al di sotto dei 27 °C. Tema alquanto importante per la salvaguardia del territorio è quello del riutilizzo dei residui di lavorazione. Le foglie separate dalle olive, prima della molitura, vengono compostate e poi riutilizzate come ammendante agricolo.
Il patè, costituito dalla polpa e dall’umidità dell’oliva senza tracce di nocciolino, rappresenta non più uno scarto da smaltire bensì un valore aggiunto per il frantoio. Viene utilizzato a livello agronomico con le seguenti funzioni:
- ammendante, in quanto apporta sostanza organica;
- correttiva il pH dei terreni coltivati è tendenzialmente alcalino con valori intorno a 8, mentre quello del patè è intorno a 5,5-6. L’abbassamento del pH determina una rimobilizzazione degli elementi nutritivi già presenti nel terreno.
Il nocciolo viene utilizzato per alimentare la caldaia, che serve a mantenere a una temperatura idonea il locale ove viene stoccato l’olio durante i mesi freddi.
Con la produzione di energia elettrica prodotta dal nostro impianto fotovoltaico contribuiamo a ridurre le emissioni di anidride carbonica.